venerdì 17 settembre 2010

Il primo passo

Cominciamo dal vangelo! Dimentichiamo, o per lo meno cerchiamo di mettere da parte quello che abbiamo imparato finora sul cristianesimo, e torniamo all’originale, al fondatore, a Gesù stesso. Qualcuno si chiederà se per conoscere il vero Gesù ci si può però fidare dei vangeli, siccome anche lì si trovano cose difficili da capire e degli apparenti controsensi. Vedremo a breve le ragioni per cui possiamo fidarci dei vangeli, ma andremo anche oltre e, per rispondere a più domande, non si potrà essere sempre semplici. Ci dovremo addentrare anche nei ragionamenti complessi di San Paolo, dei teologi e degli storici, che ci aiutano a conoscere il contesto degli eventi raccontati nel vangelo. In ogni modo, anche se a volte ce ne allontaneremo, il nostro intento sarà di tornare sempre alla semplicità, e sono convinto che a lavoro finito, apparirà tutto molto semplice e lineare. Perfino quegli aspetti della Bibbia un po’ duri da digerire, troveranno la loro spiegazione.

Incontrare Gesù
E’ inutile però avviarsi alla scoperta di qualcuno, se non si è disposti a incontrarlo. Si può, infatti, studiare il cristianesimo per un’intera vita, ma se non si è disposti a provarlo, è uno sforzo inutile. Per provare Gesù basta incontrarlo, il che può essere istantaneo o graduale e inizia con un semplice atto di fede, un semplice sì, una preghiera, un aprirsi a Lui, un’alzata di mano, o uno sguardo. Ci sono tanti modi in cui una persona può aprire la porta del proprio cuore e far sì che Gesù entri. Non esiste una formula precisa, ma chiunque lo fa, in qualsiasi modo voglia, saprà di averlo fatto e di averlo incontrato. Se tu, che leggi, non sei sicuro di averlo mai fatto, fermati ora, raccogliti in te e apri il tuo cuore a Gesù, con le tue parole, o in silenzio, ma chiedigli di entrare e manifestarsi in te.

Conoscere Gesù
Come poi non basta incontrare una persona per conoscerla pienamente, così anche l'incontrare Gesù è solo l’inizio di una scoperta che si estende per un'intera vita, e oltre. Perfino i discepoli non conoscevano bene Gesù mentre vivevano con Lui. V’erano vari ostacoli alla loro piena comprensione, come la sua presenza fisica, che impediva loro di vederlo nello spirito. Erano poi condizionati dalla cultura del tempo, specialmente dall'aspettativa popolare su come il Messia si sarebbe manifestato, così che non riconobbero nemmeno il suo vero ruolo, se non alla fine. Cionondimeno lo seguirono e guarirono, scacciarono demoni e fecero molte grandi opere in nome Suo.

L’apostolo Paolo andò ben oltre alla loro comprensione di Gesù e faticò a lungo, epistola dopo epistola, per aiutare i suoi fratelli a capire quel grande cambiamento che Gesù aveva realizzato, cioè il passaggio dal Vecchio al Nuovo Testamento. Giovanni, che visse più a lungo, lo sviluppò ancora più a fondo e incluse nel suo vangelo concetti non ancora capiti, né dai suoi condiscepoli, né da Paolo. In pratica, neanche noi finiremo mai di capire e scoprire Gesù, ma è un cammino ricolmo di meraviglie ad ogni passo, e vale la pena percorrerlo. Nei prossimi capitoli lo percorreremo assieme.